La Carta Ittica dell’Umbria è iniziata nel 1989 con uno studio preliminare delle caratteristiche ambientali, vegetazionali e ittio - faunistiche dell’intera rete fluvio-lacustre regionale.

A questa prima fase propedeutica è subito seguita un’analisi più dettagliata dei singoli bacini che compongono la rete idrografica umbra: Chiascio -Topino, Nera, Nestore, Paglia e bacino residuo del Tevere. Questo tipo di Carta Ittica, definita di 1° livello e pubblicata nel 1996, ha permesso una più specifica caratterizzazione del territorio, l’ampliamento e l’aggiornamento dei dati ambientali, morfologici, idrologici e fisico-chimici dei corsi d’acqua, l’identificazione delle vocazioni ittiche naturali e della distribuzione delle specie ittiche presenti.

Immediatamente dopo è iniziata anche la terza fase di indagine, conclusa nel 2004 e definita Carta Ittica di 2° livello, durante la quale si è provveduto ad aggiornare ed implementare i dati delle precedenti ricerche e si è effettuata una più accurata analisi
della fauna ittica di ogni sottobacino, con lo scopo di realizzare un piano di gestione delle popolazioni ittiche e di verificare le principali dinamiche ambientali che caratterizzano i singoli bacini.
In questa ricerca i campionamenti ittici e ambientali sono stati condotti in due distinte fasi stagionali: la prima fase in primavera-estate e la seconda fase in autunno-inverno. I campionamenti ittici sono stati condotti in modo da trarre indicazioni quantitative (densità e standing crop) e sono state analizzati la struttura per età e l'accrescimento delle più importanti specie ittiche rinvenute nelle singole stazioni di campionamento.

L'area indagata comprende una superficie di oltre 8000 kmq, pari al 66,28% del totale del bacino del Tevere. Sono stati censiti 118 corsi d'acqua e 234 stazioni di campionamento.

Nel 2005 è iniziata la quarta fase di indagine, che prevede l’ulteriore aggiornamento della ricerca. Anche in questo caso l’intero reticolo idrografico umbro è stato suddiviso in 5 unità, corrispondenti al fiume Tevere e ai suoi principali affluenti. Nello stesso anno sono iniziati i campionamenti nel sottobacino del fiume Chiascio, nel 2006 quelli nel sottobacino del Nera, nel 2007 quelli nel sottobacino del fiume Nestore, nel 2008 quelli nel sottobacino del fiume Paglia e Chiani e nel biennio 2009-2010 anche questa parte della ricerca è terminata con la raccolta dei dati nel bacino residuo del fiume Tevere. Le stazioni e le modalità di campionamento sono le stesse della Carta Ittica di 2° livello ad eccezione del fatto che il monitoraggio è stato condotto in un'unica fase stagionale e non in due come nella precedente ricerca.