PROGETTO:
IMPATTO DEGLI SPORT ACQUATICI SULLE POPOLAZIONI ITTICHE NEI FIUMI DELLA VALNERINA.
La ricerca ha la finalità di approfondire lo stato delle conoscenze sulla componente ittica che popola i tratti dei fiumi Sordo, Corno e Nera interessati dalle attività di nautica fluviale.
La crescente diffusione di alcune pratiche sportive, quali rafting, hydrospeed e canyoning, se da una parte comporta notevoli benefici economici per i comprensori coinvolti tramite l’incremento dei flussi turistici, può anche causare alcuni problemi di convivenza fra gli appassionati degli sport acquatici e i pescatori sportivi.
Ad una sempre più ampia diffusione di tali pratiche, che investe un numero crescente di corsi d’acqua, non ha mai fatto inoltre seguito alcuna seria ricerca scientifica in grado di indagare l’eventuale esistenza di un impatto sulle biocenosi acquatiche e sugli habitat fluviali: la bibliografia sull’argomento è, infatti, quasi del tutto inesistente, sia in Italia che all’estero.
La necessità approfondire gli eventuali effetti sulle biocenosi acquatiche di alcune attività ricreative è giustificata anche dal fatto che gran parte delle aree interessate dalla navigazione sportiva fluviale è compresa all'interno di alcuni importanti siti facenti parte della Rete Natura 2000 in Umbria.
Natura 2000 è il più grande progetto di conservazione della biodiversità in Europa, costituito da un sistema di aree protette presenti nel territorio della Comunità Europea istituito per proteggere gli habitat più minacciati e le specie animali e vegetali a rischio di estinzione che in essi vivono. Per Orsomando, Ragni e Segatori (2004) i Siti di Interesse Comunitario (SIC) IT5210046 Valnerina e IT5210055 Gola del Corno e stretta di Biselli, istituiti dalla Regione dell'Umbria, sono vulnerabili a “fossismo, torrentismo, canyoning e rafting”, oltre a numerose altre attività umane.
La ricerca ha quindi l'importante obiettivo di approfondire le conoscenze sulla fauna ittica presente nell’area indagata, con lo scopo di ricavare precise indicazioni sulla stato dei popolamenti della trota fario (Salmo trutta complex), la specie ittica più abbondante e diffusa fra quelle presenti, in funzione di alcuni importanti fattori di impatto che su di essi insistono.
Lo studio si è articolato in un arco temporale complessivo che va dal marzo 2010 al giugno 2012.
Oltre al monitoraggio della componente ittiofaunistica, sono state rilevate ed analizzate anche altre caratteristiche ambientali dell'area, nonché alcuni parametri fisico-chimici particolarmente significativi nel determinare le condizioni di esistenza per la fauna acquatica. Dal confronto incrociato delle diverse componenti indagate è stato possibile rilevare il grado di influenza del disturbo antropico a vario titolo esercitato sulle popolazioni di trota fario, fornendo delle informazioni di base che in futuro potranno costituire un quadro di riferimento per le attività di monitoraggio.